2 x 2, ovvero: due motociclisti per due ruote a testa. Che hanno seguito la Winter Heroes 2024 a bordo di una 4 x 4.
Un classico: come ormai da quasi un decennio nei giorni della merla si è svolta la Winter Heroes 2024, l’appuntamento on-offroad di apertura stagione degli Eroici in Moto. Solo che, a causa un piccolo intervento di manutenzione alla testa (no, le valvole non c’entrano) e conseguente impossibilità di indossare un casco, questa volta abbiamo partecipato in maniera diversa, raddoppiando il numero delle ruote e dando una mano allo staff.
Così ancor prima che fosse giorno siamo partiti con largo anticipo sul gruppo di un centinaio di motociclisti ancora impegnati per la colazione, e abbiamo controllato il percorso per verificare che non ci fossero intoppi.
Terra di Siena
Siena, terra di Toscana, la luce che prende campo e svela il mare di foschia a lambire le colline, chiese in mattone come arance ancor più rosse (cit.), sbuffi di energia termica che si alza dal suolo, gruppi di caprioli tanto eleganti quanto veloci a sparire nel bosco senza mettersi in posa per il fotografo, e pure, in mezzo al bosco, una inaspettata casa-museo di un artista giapponese che ci ripromettiamo di tornare a visitare in orario un po’ meno antelucano.
Un passaggio impegnativo
Nella traccia della Winter Heroes 2024 ha prevalso l’asfalto, decisamente appagante per gli occhi e le gomme, con frequenti deviazioni su tratti sterrati alla portata di tutti. O quasi. Nel senso che più o meno a metà del percorso mattutino era prevista una salitella un po’ più impegnativa della norma, due/trecento metri non di più, ma fatta di sassi smossi, bestia nera di ogni neofita dell’offroad. E così col mio compagno di merende nonché megadirettore galattico ci siamo posizionati lungo il tratto bastardo a incitare “Gas costante! Non fermarti! Pochi metri e finisce!”.
Problemi! Problemi! Problemi!
Se i monocilindrici salivano leggiadri co’ una mano sola, certi bicilindriconi avevano bisogno di due mani, due piedi e a volte anche tutto il resto. Insomma qualche sfortunato si è appoggiato in terra (ah, valeva la regola universale: prima la foto, poi l’aiuto). Nessun danno per fortuna, solo fatica e qualche acciacco al morale.
Ci vuole un bel manico
Per dare una mano all’amico Roberto in crisi di ossigeno (a proposito: un GROSSISSIMO IN BOCCA AL LUPO!) a un certo punto sono salito sul suo GS 1250 per portarglielo fuori dal tunnel. E mi sono reso conto che ok, moto bellissima e polivalente, equilibrata quanto vuoi, ma riuscire a gestire in fuoristrada quel peso da betoniera non è cosa da tutti. Massimo rispetto per quelli che andavano su scodinzolando che parevano unti.
Baciati dal sole
Passato indenne tutto il gruppo abbiamo ripreso il gippone, via veloci verso Monterotondo Marittimo per il ristoro, ravioli e pici che masterscèf lèvati, e poi di nuovo in traccia pomeridiana lungo l’Alta Valle del Merse tra asfalti da pieghe, sterrati compatti, e luoghi bellissimi, chevvelodicaffa’. Fino al rientro al quartier generale di Siena, stanchi ma contenti.
Il Palio, ma non solo
Finita qui? Neanche per sogno: il tempo di una doccia e poi tutti a passeggio per le strade e le piazze del centro storico guidati da Irene e Martina, esaustive e precise nell’illustrare i segreti di una città M E R A V I G L I O S A, e nello spiegare quella vita in contrada che avvolge ogni momento di un senese fin dalla nascita, e che sublima nei cosiddetti “giorni di guerra”: il Palio.
La storia delle banche più antiche d’Europa, i palazzi delle famiglie nobiliari, l’impressionante basilica di san Francesco, la simbologia e i legami con Roma, il sistema di approvvigionamento d’acqua, la corretta terminologia relativa al Palio. E’ sempre un piacere imparare.
Dulcis in fundo l’ottima cena, ospiti della Nobil Contrada del Bruco, tra foto, cimeli, trofei. E chi ha i capelli bianchi ricorderà sicuramente il compianto Lorenzo Ghiselli, campione italiano della 500cc nei primi anni ’80, contradaiolo proprio del Bruco, i cui colori, giallo e verde, omaggiava sulla tuta di pelle.
La Winter Heroes 2024 va in archivio
Sipario dunque per la Winter Heroes 2024, vissuta in una dimensione diversa, perché no da ripetere a prescindere dai tagliandi, e appuntamento al prossimo anno. Ovviamente nei giorni della merla.
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