Piccolo vademecum per una bella giornata a cavallo della propria motocicletta a cavallo dell’Appennino.
Occorrente:
– Una domenica di metà Novembre (vanno bene anche altri mesi, ma Novembre risulterà prezioso in seguito)
– Una moto dimolto ma dimolto bella (vanno bene anche le altre, comprese cinesi, elettriche e Giesse, ma vuoi mettere una Multistrada Pikes Peak prima serie?)
– Un territorio da esplorare e/o da (ri)scoprire, meglio se collinare/montano, ma visto che siamo in Italia vanno bene tutti, qualsiasi bivio prendi caschi sempre in piedi, non ci pensiamo mai ma abbiamo avuto un gran culo a essere nati qui.
– MotoMappa caricata su Google Maps e/o una traccia da seguire che si sviluppa lungo una qualsiasi dorsale appenninica.
– Un abbigliamento tecnico adeguato, per esempio un completo triplo strato Hevik Centaurus.
– Un giusto spirito che incurante di percentuali consenta di uscire anche se fa freddino, anche se minaccia pioggia, e che anche se a un certo punto ti trovi in mezzo a un nebbione che non vedi la ruota davanti rallenti, aguzzi la vista, e ti godi la full immersion in un paesaggio tanto grigio quanto fascinoso.
– Dulcis in fundo una di quelle signore di uno di quei bar alimentari macelleria ortolano giornalaio emporio tuttofare di paese che nonostante l’ora ti mette a tavola, ti accende la stufa di ghisa, e ti porta un tagliere che ci fai pranzo merenda e cena per due giorni. Motofelicità appunto!
– Dicevamo di Novembre: ma in quale altro periodo li trovi dei colori così?
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